Il Comitato Storico Culturale “Il 1400 Leoniceno”
L’ idea di costituire un Gruppo Storico, sull’ esempio di comuni veneti importanti e vicini anche a noi, è nata da un gruppo di amici, fra cui molti imprenditori, liberi professionisti, storici e appassionati che hanno a cuore le sorti socio-economiche cittadine, al fine di :
– far conoscere le nostre tradizioni (cultura, storia, costumi e prodotti di eccellenza) partendo, come minimo, col far riferimento al periodo storico in cui Lonigo, con Vicenza e Cologna Veneta, è entrato a far parte della Repubblica Veneta e cioè nel 1400.
Da quest’ epoca infatti, per Lonigo è iniziata una stagione di stabilità e prosperità economico-culturale di notevole spessore; basti pensare alle scuole di Ognibene di Bonisoli e Nicolò Leoniceno, di sicuro respiro europeo;
– valorizzare le produzioni del nostro territorio sia manifatturiere e agricole come vino, insaccati, riso, sementi, mandorlato, che affondano le loro radici in un’antica tradizione agro-economica sorretta da approfondimenti tecnico- scientifici d’ ’avanguardia, messi a punto dal glorioso Istituto di Genetica “Nazareno Strampelli”;
– far conoscere la nostra terra sotto l’ aspetto del patrimonio artistico, paesaggistico e naturalistico;
– valorizzare i personaggi e gli avvenimenti che in passato hanno reso importante il nome di Lonigo;
– favorire una politica di commercializzazione dei prodotti locali legati al mondo dell’ agricoltura,
dell’ artigianato, etc;
– promuovere incontri culturali, dibattiti e collaborazioni con le realtà istituzionali e socio-economiche territoriali ed extra territoriali convinti che fare sinergia sia l’ ’unico metodo per rispondere con efficacia al difficile momento congiunturale che sta attraversando il nostro Paese inserito in un sistema economico globalizzato;
– difendere la nostra la nostra identità veneta e i principi cristiani dai quali è profondamente permeata.
Il borgo medioevale e il prestigioso castello di Lonigo
di Antonio Frazza
Il “CSC 1400 Leoniceno” prevede fra gli scopi statutari anche la riscoperta e la valorizzazione delle tradizioni del Borgo di Lonigo, realtà nata, secondo l’’ opinione di storici autorevoli (cito per tutti il Mazzadi), quasi contemporaneamente al Castello originario di Lonigo, che, con tutta probabilità fu costruito dal Vescovo di Vicenza all’’ inizio del X° secolo, su concessione dell’ imperatore Berengario I°, per difendere le popolazioni soggette da qualche anno alle frequenti incursioni da parte degli Ungari, sotto la guida di Arpad I°.
Gli Ungari erano una popolazione nomade dedita ai saccheggi, proveniente dalla regione Uralo-Altaica, che si stabilì definitivamente nella pianura pannonica. Essa si convertì al Cristianesimo sotto il regno di Santo Stefano, nipote di Arpad. Risale a tale periodo la costruzione di quasi tutti i castelli delle Comunità Venete, ivi comprese quelle cittadine come Padova. L’area fortificata Leonicena era compresa fra l’ ’ansa del Guà (Fiume Nuovo), ad Ovest e a Nord, e il Fiumicello ad Est. Entro detto perimetro erano situati due Fortilizi: il Castello Calmano o Castellaccio o Castello Maior e il Castel Giuncoli o Castel Minor.
Il primo era situato sull’area corrispondente a quella dell’ attuale Villa Mugna, mentre il secondo era situato su quella dell’ attuale Duomo. Numerosi documenti ne attestano l’’ esistenza a partire dal X° secolo e, a proposito del Borgo, affermano che esso si è arricchito, durante i primi anni del 2° millennio, di importanti e numerosi palazzi: il Palazzo della Curia Vicentina in cui si riscuotevano le Decime, il Palazzo del Podestà, il Palazzo dei conti Maltraversi, il Palazzo dei conti Nogarola, il Palazzo dei conti di Sarego, casati questi ultimi imparentati con i Signori della Scala, potenti per mezzi finanziari, milizie e cultura.